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Pazienti su di noi

Egr. dottore vorrei ringraziarLa dell'accoglienza e delle gentilezze fatte a mia moglie e a me durante la ns. permanenza a Zagabria da Lei e dal suo staff. Non ci siamo mai sentiti soli, sebbene fossimo così lontani da casa. La Vs. organizzazione funziona veramente bene.
RingraziandoVi di nuovo tutti. La saluto con un arrivederci.

Innesto degli impianti dentali in Croazia

Innesto degli impianti dentali

Che cosa è necessario fare prima dell'innesto di un impianto?

Innanzi tutto occorre stabilire lo stato generale del vostro cavo orale. L'implantologo dovrà verificare se esiste una qualche patologia paradentale in atto o carie da trattare prima di procedere all'innesto dell'impianto. Dopodiché è necessario fare un'ortopantomografia, ossia una radiografia panoramica completa delle arcate dentarie e dei denti. Grazie ad essa, lo specialista implantologo accerterà la consistenza e la qualità delle ossa e la posizione delle strutture anatomiche del vostro cavo orale. Se vi è stata prescritta una determinata terapia farmacologica su base giornaliera, sarà necessario consultare il vostro medico al fine di verificare se detta terapia debba essere modificata o sospesa in vista dell'intervento implantologico. Ciò vale soprattutto per quei farmaci che favoriscono la coagulazione del sangue (emostatici).

Quanto dura l'innesto di un impianto? È doloroso?

L'implantologia, nonostante sia uno dei rami più complessi dell'odontostomatologia, prevede interventi d'innesto che non durano oltre i 10-15 minuti se fatti da un esperto chirurgo orale. Inoltre, e sempre a condizione che a praticarlo sia un esperto implantologo, l'inserimento d'un impianto dentale è considerato un intervento di routine. Sia che si tratti della cura di un solo dente, sia che si tratti dell'intera dentatura, il procedimento implantologico completo non durerà più di una giornata. L'intervento d'innesto viene eseguito in ambulatorio in anestesia locale ed è completamente indolore.

In che cosa consiste il procedimento d'innesto dell'impianto?

Come per ogni altra operazione, anche l'innesto d'un impianto prevede tutta una serie di regole, procedure ed un ordine ben definito in base al quale eseguire l'intervento. Di norma ci si attiene al seguente ordine:

  • innanzi tutto vi verrà dato un recipiente con del liquido antibatterico con cui sarete invitati a sciacquare per bene la vostra bocca. Così facendo, ridurrete di molto la quantità di batteri presente nel vostro cavo orale e quindi il rischio di eventuali infezioni post-operatorie;
  • a questo punto siete pronti a ricevere l'anestesia locale nella parte interessata dall'innesto;
  • nei minuti che servono affinché l'anestesia faccia effetto, il team che eseguirà l'intervento, indossati indumenti sterilizzati, provvederà a proteggere anche voi per raggiungere quel livello di sterilità richiesto dalla sala operatoria;
  • il chirurgo orale, verificato il successo dell'anestesia locale, praticherà una piccola incisione sulla gengiva per liberare l'osso dell'arcata dentaria interessata;
  • l'implantologo, servendosi di un calco realizzato in precedenza, stabilirà l'esatta posizione e l'esatto angolo d'inclinazione per l'inserimento dell'impianto; dopodiché, con un piccolo trapano, effettuerà un foro sull'osso dell'arcata interessata nel quale innestare l'impianto;
  • per verificare ancora una volta se la posizione e l'angolo sono giusti, nel foro verrà inserito un piccolo ago;
  • se la posizione e l'ago sono corretti, con punte dal diametro sempre maggiore si provvederà ad allargare il foro sino al diametro desiderato necessario per l'inserzione della vite implantare;
  • Procedimento d'innesto dell'impiantoil chirurgo provvederà ancora una volta a verificare la correttezza del sito implantare e dell'angolo d'innesto e, se è tutto a posto, procederà all'inserzione;
  • la vite implantare, una volta innestata, viene chiusa con un apposito tappo e la gengiva viene suturata. Così facendo si evita che nel sito si sviluppino infezioni e si realizzano le condizioni ottimali per un normale processo di cicatrizzazione prima della fase protetica.

Dopo l'intervento, il chirurgo vi prescriverà una terapia mirata affinché il vostro organismo accetti al meglio il corpo estraneo.

Nella gran parte dei casi, l'innesto di un impianto si risolve con una sola seduta. Nei casi più complessi (innesto di osso artificiale o trapianto osseo) saranno possibili 2 o più sedute, a seconda della complessità del singolo caso.


Quanto dura il periodo di convalescenza dopo un innesto implantare?

Il leggero stordimento che avvertirete subito dopo l'intervento è un normale effetto dell'anestesia che svanirà molto presto, e voi potrete riprendere da subito ogni vostra attività. Perché tutto vada per il verso giusto, tuttavia, siete pregati di attenervi alle seguenti indicazioni:

  • dopo l'intervento, a causa dello stordimento dovuto all'anestesia locale, avrete bisogno che qualcuno v'accompagni a casa;
  • per ridurre il gonfiore ed evitare la formazione di ecchimosi, vi consigliamo di trattare la parte interessata con impacchi freddi o ghiacciati per alcune ore dopo l'intervento;
  • per quanto riguarda l'alimentazione e la masticazione, al fine di non gravare sull'impianto vi consigliamo di mangiare soltanto cibi liquidi o semi solidi per almeno 2 giorni dall'intervento;
  • alla fine dell`intervento trascorrete le successive 24 ore a riposo ed evitate sforzi fisici rilevanti;
  • il controllo post-operatorio verrà effettuato in base a quanto indicato dall'implantologo o secondo necessità;
  • dopo la giornata di riposo potrete ritornare alle vostre consuete occupazioni lavorative.

Alcuni mesi dopo l'intervento di innesto della vite implantare, sarà necessario intervenire nuovamente, sempre in anestesia locale, per l'estrazione del tappo che occludeva la vite e per l'inserzione del moncone sul quale costruire la corona del vostro nuovo dente.

Corretta manutenzione dell'impianto dopo il suo innesto

Quali regole seguire per una corretta manutenzione dell'impianto dopo il suo innesto?

Successivamente all'intervento la vite implantare innestata non dovrebbe essere gravata da alcuna protesi duratura o temporanea, in modo tale che la ferita dell'intervento abbia modo di cicatrizzarsi perfettamente e per non compromettere la stabilità primaria della vite. Un intervento ben riuscito darà un impianto perfettamente integrato con l'osso (osteointegrazione), senza alcun dolore, mentre i tessuti gengivali attorno alla vite avranno un bel colore rosa. L'impianto innestato non verrà mai intaccato dalla carie, a differenza dei tessuti gengivali tutt'attorno, che potrebbero ammalarsi. Ecco, dunque, alcune regole d'igiene orale alle quali attenersi per evitare spiacevoli problemi:

  • utilizzate lo spazzolino ed il dentifricio che usavate prima dell'intervento;
  • si consiglia l'uso del filo interdentale (meglio se di seta);
  • si consiglia l'uso quotidiano di un collutorio (preparato antisettico ed antiplacca) che, come mostrano le ricerche, aiuta a prolungare la vita dei vostri impianti;
  • la consuetudine di andare regolarmente dal dentista diventa ancora più importante quando avete uno o più impianti dentali. Tuttavia, a differenza dei vostri denti naturali, l'impianto non verrà mai attaccato dalla carie;
  • il principale motivo dell'insuccesso di un impianto è il deterioramento dell'osso circostante. Per questa ragione è molto importante sottoporsi a radiografia dentale ogni 6 mesi nei primi 2 anni dopo l'intervento. Successivamente è sufficiente fare una radiografia ogni 3 anni;
  • sottoponetevi ogni 6 mesi ad un trattamento di pulizia dentale per la rimozione della placca e del tartaro presso il vostro dentista di fiducia.

Qual è la percentuale di successo dell'intervento?

La percentuale di successo dell'intervento implantare è molto alta e s'aggira attorno al 98%. Il rischio che l'organismo umano rigetti l'impianto è sempre presente e dipende dalle condizioni generali del paziente e delle ossa interessate dall'innesto. Il rigetto è di norma dovuto ad una crisi immunitaria dovuta a cause terze o al non aver seguito le indicazioni del chirurgo circa la fase post-operatoria.

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